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Berlino inaugurò la tradizione della torcia olimpica accesa ad Olimpia dai raggi del sole: l'idea l'aveva avuta Carl Diem, capo dell'organizzazione dei Giochi. E del film ufficiale con "Olympia" di Leni Riefenstahl. L'Olimpiade della "grandezza ariana" figurò come un modello di organizzazione tecnica, impensabile per quei tempi. Anche se la politica espansionistica ed antiebraica di Adolf Hitler aveva portato ad un passo dal boicottaggio americani, inglesi e francesi. Resta invece pura leggenda che il cancelliere tedesco avesse rifiutato la mano all'eroe di quei Giochi, l'antilope nera Jesse Owens (Hitler si complimentò personalmente solo con la giavellottista tedesca "Tilly" Fleischer). A Berlino esordì in sede olimpica il basket. Gli italiani, terzi nel medagliere dietro USA e Germania, presentarono il più giovane vincitore d'una medaglia d'oro: Edoardo Mangiarotti che aveva 17 anni e 4 mesi.