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Furono gli svedesi a dettare le norme che hanno reso moderni i Giochi Olimpici. Impianti finalmente adeguati, programmi accurati e ridotti, regolamenti riscritti, perfino l'adozione del cronometraggio automatico, fecero dei Giochi svedesi una pietra miliare nella storia olimpica. L'eroe incontrastato fu l'indiano dell'Oklahoma Jim Thorpe, vincitore nel pentathloin e nel decathlon. La squalifica che gli venne ingiustamente comminata pochi mesi più tardi ne fece uno degli atleti più famosi della storia. Solo dopo la sua morte, nel 1982, il CIO restituì ai suoi eredi le medaglie che gli erano state ritirate. Il più giovane vincitore di Stoccolma fu il livornese Nedo Nadi che aveva appena compiuto i 18 anni quando si impose nella gara di fioretto.